Il Santo patrono

San Leonardo di Noblat

Vita

Secondo la tradizione ed il racconto leggendario della vita di san Leonardo, risalente all’XI sec., Leonardo nasce alla fine del V sec. da una famiglia di franchi ufficiali alla corte del re Clodoveo. Battezzato da san Remigio, vescovo di Reims, ha come padrino lo stesso Clodoveo. Divenuto discepolo di san Remigio, come questi visita i poveri e gli ammalati e ottiene dal re il privilegio di visitare i prigionieri e di liberare tutti coloro che ritiene degni. Rifiuta la mitria episcopale propostagli dal re, preferendo abbandonare la corte e raggiungere suo fratello Lifardo e san Massimino presso il monastero di Micy vicino ad Orleans. Ordinato diacono, prosegue il suo cammino verso sud e fonda il suo eremo nella foresta di Pauvain, non lontano da Limoges e dalla tomba di san Marziale. Durante un soggiorno del re in Aquitania, ove era venuto a cacciare, la regina, giunta al termine della sua gravidanza, ha difficoltà a partorire: Leonardo intercede con le sue preghiere e salva così la regina ed il neonato. Il re vuole ricompensarlo con molti doni, ma Leonardo accetta solo la parte di foresta che riuscirà a circoscrivere in un giorno percorrendola a dorso d’asino. Chiama il luogo Noblac a sottolineare l’origine regale del dono. Poi edifica una cappella in onore della Vergine e di san Remigio; Nostra Signora di sotto gli alberi, presso la quale fa sgorgare per miracolo una sorgente. In questo luogo di preghiera s’uniscono a lui inizialmente due monaci poi a poco a poco alcuni prigionieri, liberati per sua intercessione, così come altri fedeli. A ciascuno assegna un pezzo di terra per trarne sostentamento e non vivere più di espedienti ed insegna loro il Vangelo. Muore il 6 novembre ed è inumato nella cappella che aveva edificato. La sua tomba diventa luogo di pellegrinaggio dando vita a St. Léonard de Noblat. L’iconografia lo rappresenta con la dalmatica o con lo scapolare ma sempre con le catene da cui aveva liberato i prigionieri.

Il Culto a Cerreto Guidi

Il culto di san Leonardo è apparso in Italia all’inizio del XII secolo. Un ruolo fondamentale lo svolsero i Normanni. Essi avevano conquistato Malta, la Sicilia e tutto il sud dell’Italia, il Papa chiese loro di applicarsi a far trionfare il cristianesimo latino su quello ortodosso. I Normanni di Sicilia mantennero stretti legami con quelli di Francia e di Inghilterra., essi fondarono il culto di San Leonardo a Campobasso questa fondazione è da mettere in relazione con le Crociate. (Boemondo d’Antiochia nel 1103 fu liberato dalla prigionia mussulmana per sua intercessione A Saint-Léonard-de-Noblat (Francia) davanti l'urna di San Leonardo, Boemondo depose delle catene d'argento in ricordo di quelle che per tre anni gli avevano torturato il corpo nella prigione ) All'inizio del XII secolo, i Cistercensi aiutarono moltissimo i Normanni ; fondarono Casamari, filiale di Chiaravalle, poi sette grandi monasteri tra i quali San Leonardo di Cutro e San Leonardo della Strada. D'altra parte, occorre evidenziare il ruolo importante degli itinerari di pellegrinaggio; quelli che portavano dall'Austria a Roma sono costellati di chiese e di ospitali di San Leonardo, per esempio San Leonardo in Passeria e l'ospedale d' Ardidosso in Toscana. San Leonardo è diventato a partire dal Medio Evo, un santo popolare, che liberava dalle prigioni ma anche dalla malattie e infermità. Egli è anche invocato dai contadini, perché favorisca il bel tempo e per avere raccolti. Per farsi una idea della sua popolarità basta pensare a quanti sono i luoghi in cui è venerato, nel 1960 sono stati recensiti in Italia, dal Canonico Biossac di Saint Leonard de Noblat ben 220 luoghi, moltissimi dei quali esistono tuttora, e molti altri ,forse come Santo Stefano di Magra non erano nell'elenco Il monastero con le spoglie di Leonardo divenne presto meta di pellegrinaggio di fedeli.  Anche il re d'Inghilterra Riccardo cuor di leone si sarebbe recato a ringraziare il santo nel 1197, a seguito della sua liberazione dalle prigioni dell'imperatore di Germania.